L’Università di Cambridge e l’Università di Pisa sono alcune delle università che da anni studiano la Grotta Azzurra di Palinuro per le sue caratteristiche uniche, sia a livello geologico che per la flora e fauna che vi si può osservare.
A livello turistico, è molto meno famosa della Grotta Azzurra di Capri: questo non le impedisce di essere una delle grotte costiere più belle d’Europa, e dal più alto valore speleomarino.
È una delle ben 35 grotte, tra emerse e sommerse, che si trovano a Palinuro. Il suo nome si deve all’irreale azzurro delle sue acque: situata poco oltre Punta della Quaglia, si può raggiungere soltanto via mare. Per ovvie ragioni di tutela, solo le barche autorizzate possono entrare in grotta, pertanto la prenotazione è obbligatoria.
A dare il benvenuto al visitatore, un maestoso arco d’entrata: dall’esterno, sembra di entrare in un tunnel scuro. Sulle pareti laterali, flora e fauna marina che ha dell’incredibile a queste latitudini. Basta guardare l’acqua per vedere, ad esempio, la meravigliosa sagoma dei coralli che crescono rigogliosi.
E all’improvviso, si è come invasi da un fascio d’azzurro accecante: è l’effetto della rifrazione della luce del sole che filtra da un cunicolo, regalando uno spettacolo semplicemente unico.
Ovviamente è uno dei luoghi più fotografati di Palinuro: ma nemmeno il più bravo dei fotografi potrà rendere mai l’effetto di quello che è lo spettacolo di quel blu dal vivo.
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