Un maestoso arco d’ingresso di oltre 20 metri di altezza è il benvenuto che riservano le Grotte di Pertosa, uno dei principali Geositi italiani.
Le particolarità più belle sono due: sono le uniche grotte in Italia dove è possibile navigare un fiume sotterraneo, il fiume Negro, che sfocia in un laghetto artificiale, percorribile in barca;
sono le uniche grotte in Europa dove, nel mezzo di un ambiente completamente modellato dalla Natura, sono stati rinvenuti i resti di un villaggio palafitticolo risalente addirittura al II millennio a.C., emersi grazie a una serie di scavi condotti tra il 1897 e il 1906 da Paolo Carucci, prova che l’enorme budello degli Alburni fu frequentato fin dal Neolitico.
Le grotte sono chiamate “di San Michele” o “dell’Angelo”, per via del culto che i Longobardi tributavano all’Arcangelo guerriero, estremamente diffuso in queste terre che longobarde furono. Le splendide concrezioni dai nomi suggestivi - le Colonne d’Ercole, il Presepe, la Cascata dei Diamanti, il famoso Bacio nella roccia… - e l’enorme salone interno (28 metri di altezza, 30 di larghezza e 40 di lunghezza) ne fanno un magnifico capolavoro di pietra scolpito dalla natura.
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